Prima Pagina – lunedì 22 settembre 2008 – CHIUSI SCALO
I CONTRADAIOLI DEL GRANOCCHIAIO SFOTTONO GLI AVVERSARI SCONFITTI
STRISCIONI E ‘CIMITERO’ IN PIAZZA DANTE.
Hanno aspettato due settimane, ma alla fine anche quest’anno i contradaioli del Granocchiaio non hanno resistito. E così stamattina, giorno di mercato alla Stazione, i cittadini e gli ignari commercianti ambulanti arrivando in piazza Dante si son trovati davanti ad un “cimitero” con tanto di croci e lumini accesi. Uno striscione appeso alla facciata della stazione ferroviaria spiegava la trovata: “Vi abbiamo sotterrato”.
A scanso di equivoci un elicottero ha più volte sorvolato a bassa quota l’abitato dello Scalo lanciando, come D’Annunzio su Vienna e Lauro de Bosis su Roma, biglietti da 15 euro (15, come il numero delle “conche” vinte dal Granocchiaio che stavolta ha fatto davvero le cose in grande). Biglietti naturalmente firmati. Quindi non di padre ignoto. I vigili urbani scesi sollecitamente allo Scalo dal loro comando di Chiusi Città, hanno fotografato da tutte le angolazioni lo striscione e il cimitero, imponendone l’immediata rimozione.
Come un anno fa con la gabbia di polli e in passato con le scritte sull’asfalto, i contradaioli biancoverdi hanno dato sfogo ancora una volta alla loro voglia di festeggiare la vittoria e sfottere gli avversari. Una goliardata, peraltro assolutamente innocua, che comunque costerà probabilmente agli autori prontamente identificati dagli agenti della polizia municipale una multa e i soliti rimbrotti. Certo, le goliardate del Granocchiaio possono sembrare spocchiose e un po’ irriverenti verso le altre contrade, ma il bello di una sfida paesana sta anche in queste cose. Meno ridicole, se vogliamo, delle presunte proteste della Lav (Lega antivivisezione) per il maltrattamento degli animali (i maiali che vengono fatti correre o i poli messi in gabbia er un paio d’ore. Non sappiamo se le proteste animaliste siano vere oppure no. Di sicuro riportano alla memoria un paio di episodi ormai lontani nel tempo: nel 1984, quarto anno dei Ruzzi dela Conca, il giornale l’Agorà uscì con una edizione straordinaria in cui si annunciava un’ordinanza del sindaco Peppicelli che vietava la manifestazione per “scomemsse clandestine” e maltrattamento dei maiali. Un anno dopo qualche buontempone, usando carta intestata e timbro del Partito Radicale, invitò tutti i referenti delle contrade ad una conferenza stampa presso l’Hotel Ambasciatori di Chianciano, indetta proprio per protestare contro la barbara abitudine dei contradaioli chiusini di far correre i maiali incitandioli con un frustino invece di scannarli e cuocerli a porchetta (cosa che poi puntualmente avveniva in un secondo tempo). Alcuni dei contradaioli ci andarono alla conferenza stampa, ma trovarono solo l’albergatore che li prese per matti…
Scherzi, goliardate, per alzare un po’ il ritmo della festa e far sorridere la gente. Gente che adesso sorride e sogghigna nel vedere le guardie in divisa e con la macchina fotografica intente a fissare nell’obiettivo inquivocabilmente e indelebilmente la scena del delitto.
Chiusi purtroppo sembra aver smarrito anche il gusto di scherzare.